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Caterina Rocchi

Caterina Rocchi

Da sempre appassionata di Manga, Caterina Rocchi dimostra fin da piccola di essere portata per il disegno: a soli tredici anni inizia a studiare giapponese e a quattordici anni è pronta per il suo primo viaggio a est. Un sogno si avvera: andare a Tokyo per seguire i corsi dei più importanti maestri giapponesi, divenendo nel tempo lei stessa una disegnatrice affermata in quella terra lontana. Lì, stringe legami essenziali, ottiene molti riconoscimenti per i suoi lavori, e le sue interviste vengono pubblicate sulle testate giornalistiche più importanti del Giappone.

“Le prime sette volte mi ha accompagnato mia madre, ero minorenne e in Giappone la maggiore età si raggiunge a 20 anni. Passavamo l’estate a Tokyo: bella, divertente, un clima infame, faticosissima. Poi ho continuato da sola a volare a Tokyo almeno una volta l’anno, ma erano già viaggi di lavoro”. Nasce così Lucca Manga School, al grido (social) di “Pane e Manga”!

Un giorno infatti, Caterina convince uno dei suoi maestri a tenere una serie di corsi brevi a Lucca: la Lucca Manga School conquista così i suoi primi 4 allievi.

Negli anni si avvicina all’insegnamento, scoprendosi una docente ancora più appassionata della Caterina fumettista. Collabora con fiere italiane e tantissimi brand, tra cui Mini e Wacom, lavora attivamente per l'editoria, ha pubblicato il suo primo libro con Tunué “Come far finta di essere fumettista professionista e diventarlo davvero”, il manga ufficiale dei Melancholia "Sleepmode" con BeccoGiallo, oltre alle collaborazioni con Mondadori, Smemo e LaFeltrinelli. A maggio 2023 è uscito “Manuale dei giovani Mangaka” per ElectaKids.

La Lucca Manga School cresce, diventando un’Accademia specializzata in tecnica Manga, con una propria sede con sei classi e un campus per ospitare gli studenti che arrivano da tutta Italia e dall’estero. Con un team di 17 insegnanti e tanti studenti che sono diventati professionisti del settore, la scuola organizza più di cento corsi all’anno, sia online che in sede. A soli 30 anni, Caterina gestisce una delle realtà di riferimento per la cultura Manga in Italia.

Sono partita con l'idea di creare una mia serie manga e ho scoperto strade inaspettate che mi hanno mostrato la mia vera missione. Aiutare gli altri a realizzare i loro sogni mi è sembrato più importante di pubblicare una mia storia, e so di aver fatto la scelta giusta quando ho deciso di dedicarmi completamente alla mia scuola.”

Eventi

02/11/202314:00
02/11/202315:00

Manuale dei giovani mangaka

Un laboratorio e incontro con Caterina Rocchi, cresciuta a pane e manga e fondatrice della Lucca Manga School

02/11/202317:00
02/11/202318:00

Tony Valente - Il mangaka d'occidente

Tony Valente, il grande mangaka francese, con il suo manga Radiant ha conquistato il mondo e persino il Giappone, con una sua serie animata prodotta proprio nel sol levante. Grazie alla collaborazione tra J-POP Manga, casa editrice italiana dell'opera, e Lucca Manga School, incontreremo Tony a Japan Town. L'incontro, moderato da Caterina Rocchi (Pane e Manga), vedrà i due scambiarsi opinioni, racconti e aneddoti sulla vita da mangaka.

03/11/202314:00
03/11/202315:00

Giappone e occidente, un loop di influenze. Da Hokusai a Van Gogh, da Disney a Tezuka.

Il Giappone lo percepiamo come lontano ed esotico ma ci affascina da morire, soprattutto quando si è lettori di manga. Solitamente gli storici concordano nel dire che il fumetto giapponese nasce a partire dai lavori di Hokusai, ma visto il contesto storico e culturale del Giappone dell'epoca, della sua chiusura e delle sue tradizioni, sorge spontanea una domanda: Hokusai, artisticamente parlando, a cosa si ispirava? Singolarmente, una delle sue fonti d'ispirazione era in realtà l'arte occidentale. Ciò che risulta assolutamente affascinante è come con Hokusai si crei un vero e proprio circolo di citazionismo e di rimandi, perché così come lui si ispirava all'arte e alla moda occidentale, a sua volta ha poi influenzato l'arte occidentale, in particolare gli artisti francesi. Van Gogh, Monet, Renoir e Klimt sono solo alcuni degli artisti europei che vennero influenzati dall'arte di Hokusai. Senza il Giapponismo non avremmo avuto una rivoluzione estetica nei comics, quel fumetto americano che poi tornerà in Giappone a influenzare di rimando la nascita e lo sviluppo del manga. Hokusai riesce a essere un perfetto esempio di come l'intreccio delle culture in Giappone sia sempre esistito, esattamente come fa il manga moderno, che probabilmente risulta essere la forma d'arte che meglio rappresenta la multiculturalità della nostra società globalizzata.