Alfredo Castelli
Alfredo Castelli (Milano, 1947) ha celebrato nel 2020 i cinquantacinque anni della sua variegata attività nell'ambito del fumetto: ha esordito, infatti, giovanissimo nel 1965, come sceneggiatore specializzato per il target ragazzi.
Ha curato pubblicazioni come Tilt (1968), insieme con Mario Gomboli, Marco Baratelli e Carlo Peroni, Horror, insieme a Pier Carpi (1969), in cui ha fatto la sua comparsa Zio Boris, tuttora pubblicato in appendice a Martin Mystère, e la versione anni 80 di Eureka (1983) insieme con Silver.
Ha ideato personaggi per numerose pubblicazioni, tra cui Van Helsing (per "Psyco", 1970), Gli Astrostoppisti e Mister Charade (per "Il Giornalino", dal 1971), Gli Aristocratici, L'Ombra, L'Omino Bufo (per il "Corriere dei Ragazzi", dal 1972); materiale riproposto recentemente in volumi cartonati. Nel 1982 ha dato inizio alla sua serie più nota, Martin Mystère, pubblicato da Sergio Bonelli Editore, che è stata accompagnata da numerosi spin-off e ha festeggiato nel 2022 il suo quarantesimo compleanno.
È giornalista professionista dal 1974 ed è stato redattore del Corriere dei Ragazzi e presso la Sergio Bonelli Editore. Come storico del fumetto delle origini e della letteratura popolare, ha pubblicato numerosi saggi sull'argomento, tra i volumi The Adventures of Obadiah Oldbuck, Histoire de Mr. Lajaunisse e Ally Sloper, the First Comic Superstar (Napoli Comicon 2003, 2004, 2006); Aspettando Yellow Kid (Museo Italiano del Fumetto,2003); Eccoci ancora qui! (2007), The Yellow Kid in McFadden's Flats (2008), Fumettisti d'invenzione (2010), Fantomas (2011), Arsène Lupin e Magia a fumetti (di prossima pubblicazione).